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Molto vicino alla romantica Parigi potete trovare Poissy, un piccolo quartiere dalle cui strade si può ammirare una delle pietre miliari dell’architettura moderna: Villa Savoye. La villa è la massima espressione del concetto di Le Corbusier della perfetta “macchina da abitare”.
È affascinante e misteriosa come il suo nome. Una scala a chiocciola centrale – divenuta simbolo stesso della villa – collega i differenti livelli abitativi e offre ventilazione naturale all’intero edificio. L‘interno e l’esterno vivono in armonia, diventano una sola entità. Gli interni sono omogenei, bilanciati in tutte le loro parti, costruiti per l’uomo e a misura d’uomo. Il giardino è una continuazione della casa mentre la decorazione interna è studiata in ogni dettaglio; ogni angolo è usato razionalmente, tramite mobili multifunzionali.
LA CASA DEL GIARDINIERE
La casa del giardiniere: una piccola Villa Savoye in miniatura accoglie i visitatori all’ingresso © of AXT Magazine
VILLA SAVOYE: ESTERNO
Picture © of AXT Magazine
L’INGRESSO, SCALA PRINCIPALE E RAMPA
L’obiettivo principale di Le Corbusier era di integrare interno ed esterno in un’esperienza senza soluzione di continuità, un insieme unico e fluido. Parole come linearità, semplicità e purezza sono i concetti chiave per descrivere Villa Savoye. Gli interni sono pensati per donare serenità, ottimismo, luce: concetti che scaturiscono dal desiderio di ordine e armonia.
Piano terra, scala principale Picture © of AXT Magazine
Alternativa alla scala principale: la rampa – Picture © of AXT Magazine
PRIMO PIANO: GLI INTERNI
Trovare un ritmo poetico, raggiungere un risultato formale puro e distillato significa che chiunque abita in quello spazio potrà godere di uno stile di vita più rilassato. Questo non significa automaticamente minimalismo: gli interni puliti, ordinati e organizzati possono anche essere arricchiti con dettagli, non necessariamente devono essere spogliati di tutte le loro decorazioni. E Ville Savoye è un esempio perfetto di questa filosofia.
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