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Nel 2000 gli architetti svizzeri Herzog&De Meuron convertirono una centrale elettrica situata sulle rive del Tamigi nella più famosa galleria d’arte contemporanea d’Europa: la Tate Modern.
A 16 anni di distanza, gli stessi architetti inaugurano la nuova estensione della galleria d’arte: the Switch House. Costruita ex novo, l’estensione si adagia sull’edificio pre-esistente, instaurando un ambiguo dialogo fra il vecchio e il nuovo.
Il rivestimento esterno realizzato in mattoni mima e al contempo rivisita il rivestimento della precedente centrale elettrica. Una vera e propria “pelle” in grado di mutare aspetto a seconda della luce e dei differenti punti di vista. L’edificio si piega e si flette su stesso secondo drammatiche linee diagonali, che avanzano e rientrano come lame taglienti.
Lasciato il più neutrale possibile, l’interno dichiara un unico intento: l’arte è il vero protagonista e l’architettura ne è solo il contenitore. Tutti gli spazi di connessione sono lasciati a cemento a vista, con una splendida scala a spirale che connette i differenti livelli dell’edificio.
L’estensione della galleria d’arte nasce dall’esigenza di ottenere maggior spazio espositivo per le performance e video degli artisti contemporanei e all’ultimo piano si riesce a godere di una vista panoramica a 360 della città.
All the pictures are copyright by AXT
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